Il graffio del genio, ecco la firma della sua semplicità.

Il graffio del genio, ecco la firma della sua semplicità.

È uno dei matrimoni più felici tra l’arte e il vino quello che ha dato vita all’elegante “etichetta nera” creata per noi nel 1977 da Franco Maria Ricci. Convocato a Borgonato per ideare l’etichetta del Brut Millesimato Franciacorta, il grande designer di Parma, forte degli studi umanistici, focalizzò la sua attenzione sullo stemma con l’aquila bicefala degli Asburgodipinto sul camino seicentesco della cantina di Borgonato. Creò così la famosa etichetta, collocandola in modo del tutto originale per quegli anni su sfondo nero, da qui il soprannome “etichetta nera”. L’etichetta e la novità coraggiosa dell’utilizzo del colore nero affiancato all’oro ci piacquero subito, così come piacquero ai nostri estimatori e rimasero, fino ad oggi, come una textureinconfondibilein tutta la nostra linea di comunicazione. Non tutti sanno che l’”Etichetta Nera”, come lo si chiamava nel 1977, era il brut delle grandi occasioni, quello diverso da tutti, premiato e riconosciuto come la più bella bottiglia italiana fra gli spumanti a metodo classico. Un’ispirazione creativa coerente e forte che rappresentava perfettamente il nostro stile, austero e tradizionale.

Da non scordare negli anni anche la scelta originalissima di osare il colore azzurro per un’altra nostra etichetta, quella del Millesimato Rosé del 1978. Una provocazione per raccontare il sapore sorprendentemente maschile di una bollicina al contrario di colore rosa. Ci fu proposta però una tonalità particolare di azzurro, quella della tipica carta ingres utilizzata dagli stampatori per le edizioni di pregio. Un’altra firma della sua profondità intellettuale. La geniale etichetta creata da Franco Maria Ricci negli anni diventerà addirittura un brand, “Freccianera”, che oggi in tutto il mondo da il nome alla gamma dei nostri quattro best seller millesimati. Pia Donata Berlucchi: “Si può essere ‘Signori’ in vario modo, secondo il valore che dai alla parola: nel senso, nella mente, nell’animo, nel comportamento. Ricci lo è stato in tutti questi modi. Dai lontani anni dell’Etichetta Nera, ancora viva sui nostri millesimati Freccianera, ogni incontro con lui lasciava una scia speciale di emozioni, eleganti e semplici, sottili e grandiose, come nell’incontro al Teatro Regio di Parma in occasione del suo ottantesimo compleanno. Questo è per me il vero Made in Italy, quello di un tempo: mai rumore, mai arroganza, in silenzio….Lo ricordo con la matita in mano, a raccontarci il suo Nero ed il suo Oro…! Esistono ancora persone di tal fatta? Rarissimamente, Franco Maria Ricci ne è stato un esempio straordinario”.

Un progetto lungo quarant’anni quello che ci lega a lui e che non intende finire. Noi non vogliamo farla finire. Grazie a Franco Maria Ricci,la vita e l’eleganza assegnate alla prima sua creazione tornano sempre ad apparire nei nomi e nelle etichette di tutti i nostri vini. Ancora nero, ancora oro, anche seattraversoforme diverse. Per noi fratelli Berlucchi, per la nostra famiglia, il Maestro resterà. La sua eco è nella nostra modernità, quasi non lo si nota, ma sappiamo che è proprio così. Il suo unico e inimitabile graffio nero da disegnatore curioso, da vero genio dell’Arte, resterà inciso per sempre nella nostra memoria.

Marcello, Gabriella, Roberto e Pia Donata Berlucchi